La lingua ufficiale, in Guinea Bissau, è il Portoghese, però
quella popolare, compresa ovunque è il Creolo.
Vi sono inoltre lingue delle varie etnie,
comprese solo all´interno del gruppo.
Il termine “creolo” designa un sistema linguistico autonomo, formato dall´incrocio
di una lingua europea con le parlate etniche di altri continenti.
Il “Creolo” è diffuso in America, Asia, Oceania e Africa ed è
innestato su basi lessicali francesi, spagnole, inglesi e portoghesi.
In Guinea Bissau si parla il Creolo-portoghese, nato dalla simbiosi del portoghese con le lingue negro-africane del Paese.
Nonostante che la lingua ufficiale
rimanga il portoghese e ciascun gruppo etnico conservi la propria lingua madre,
il “Creolo” è il principale veicolo della comunicazione
tra i vari gruppi che abitano in questa nazione.
Dal punto di vista storico, il “Creolo”, come tutte le lingue vive, ha subito un´evoluzione. Il “Creolo”
moderno cominciò a svilupparsi durante la lotta per
l´indipendenza della Guinea Bissau e, col passare dei secoli, si è arricchito di nuovi vocaboli nelle aree della politica,
dell´economia e della scienza.
È parlato non solo nei villaggi e dagli anziani,
ma anche nella capitale e dalle nuove generazioni.
Se la tradizione orale (fiabe, racconti, leggende) è estremamente ricca in Guinea Bissau, la letteratura scritta è ancora poco sviluppata.
Questo è dipeso
essenzialmente dalla volontà dei colonizzatori portoghesi di mantenere l´analfa-betismo più completo.
Hanno lasciato, dopo la loro colonizzazione,
una popolazione illetterata al 95%.
Lo studio del “Creolo” presenta molte difficoltà, perché per molto tempo rimase una
ingua orale e mai valorizzata dai portoghesi.
Tuttavia qualche opera letteraria in Creolo-guineano, c´è, come le poesie di Odete Carlo Semedo,
pubblicate dall´Istituto Nazionale di
Studio e Ricerca di Bissau.