Lettera alle scuole e agli insegnanti di religione per proposta attivismo
Torino, gennaio 2010
Gent.mo Insegnante di Religione:
siamo gli Amici della Guinea Bissau di Torino; un gruppo di alunni della scuola secondaria di primo grado, coordinati da P. Franco, che si propongono cose concrete, a favore di tanti bambini bisognosi in Guinea Bissau.
Ogni anno scriviamo ad un consistente numero di scuole, due lettere: una a fine settembre, cioè ad inizio anno scolastico e una a febbraio, cioè a metà anno scolastico. Indirizzandola ad una classe ( 2°A), forse è un modo molto vago e la lettera probabilmente finisce in qualche cestino. Ecco perché, per la prima volta, la indirizziamo a Lei, Insegnante di Religione. Spieghiamo nel testo della lettera, corredato da un volantino, i progetti che i missionari ci segnalano come urgenti e realizzabili nel corso dell´anno scolastico.
L´anno scolastico 2009-2010 ci vede occupati nella promozione di due progetti:
– quello del funzionamento della scuola, frequentata da 300 bambini e costruita durante l´anno scolastico 2008/2009, e
– quello della costruzione di un salone multiuso, a fianco della chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, nel borgo più popolato della capitale Bissau.
La prima lettera di settembre ha fatto aderire ai nostri due progetti un centinaio di scuole, in gran parte già collegate con noi dall´anno precedente. Con i loro contributi abbiamo offerto ai missionari a fine gennaio, circa 30.000 €, cioè la somma necessaria per il regolare funzionamento della scuola fino a metà marzo. (Oltre al pagamento degli insegnanti la scuola offre ai 300 bambini un buon pasto giornaliero, sufficiente per coprire il bisogno di nutrizione quotidiano di un bambino africano, che vive in paesi poveri). Prevediamo che il primo progetto verrà realizzato e il costo di questo primo anno di funzionamento della scuola verrà coperto.
Siamo preoccupati per il secondo progetto. Per ora i lavori non sono iniziati, perché non abbiamo potuto inviare nulla ai missionari a fine gennaio. In noi c´è viva speranza e fiducia che, scrivendo a Lei, Insegnante di Religione e non inviando la lettera in modo generico alla scuola o ad una classe, il nostro messaggio di solidarietà venga letto e colto con maggior attenzione e quindi proposto agli alunni di diverse classi e sezioni. Non chiediamo molto, sapendo che parecchie scuole sono già impegnate in iniziative di solidarietà. Chiediamo piccoli contributi, da 20 €, o da 50 € ( come accennato nel volantino); se inviati da centinaia di scuole, costituiscono quel fondo, che permette di dare il via ai lavori, presso la chiesa del Carmine e coprire tutte le spese della scuola. Se sorgerà questo salone multiuso i bambini del borgo del Carmine potranno avere il doposcuola ( sempre organizzato con un pasto, per evitare la denutrizione di tanti bambini); i missionari potranno adibire questo locale ad ambulatorio dalle 8 alle 12; nei giorni di festa sarà oratorio e quindi il luogo di ritrovo per canti, danze, giochi; al sabato sarà dispensario e la Caritas potrà distribuire generi alimentari ai più poveri del borgo. Siamo soliti offrire le prove visive della realizzazione di progetti, per i quali chiediamo la vostra solidarietà, tramite dei brevi video, preparati da noi, con le fotografie che ci inviano i missionari. Abbiamo un DVD che raggruppa già almeno quattro video di quattro progetti, portati a termine dal 2007 ad oggi. Chi ce lo richiede, lo riceve nel più breve tempo possibile.
Per noi è sempre entusiasmante venire a sapere che ci sono classi o sezioni intere che organizzano bancarelle, riffe, partite di calcio, di pallavolo o recite, finalizzate alla raccolta di fondi per i nostri semplici progetti. Anche noi facciamo altrettanto presso le scuole che frequentiamo, grazie alla collaborazione e il coordinamento di un Insegnante. Riceviamo anche delle lettere e delle e-mail con i racconti di tutto ciò che è avvenuto all´interno della classe o della scuola, a favore dei bambini della Guinea Bissau.
Un centinaio di classi adottano uno o due bambini, che la Caritas di Bissau ci ha affidato, versando una quota annuale che va dai 160 ai 200 € (a discrezione dell’offerente) e ricevendo la foto dell´adottato. Altre preferiscono strappare dallo sfruttamento del lavoro minorile alcune ragazzine, che interrompono la frequenza della scuola, per andare a lavorare tutto il giorno nell´immenso mercato della capitale. E´ una tentazione per chi “fa la fame”, ma ricavano pochissimo e la Caritas interviene per recuperarle alla scuola, con il sostegno di 50 €, dati alla famiglia.
Ora quasi tutto dipende da Lei !
Genti.mo Insegnante: Le abbiamo rubato del tempo e forse non siamo nemmeno stati chiari nel descriverLe i nostri intenti. Potessimo parlare a voce e vedere insieme il nostro DVD ci diremmo tante altre cose. C´è il nostro sito: solidarieta-guineabissau.com che può contribuire a spiegare la nostra realtà. Il nostro augurio…; il nostro sogno… è riuscire ad avere risposta dalla maggioranza ( non diciamo dalla totalità) delle scuole alle quali scriviamo. A Lei che ci legge diciamo che il nostro sogno è di ricevere risposta dai suoi alunni.
Sappiamo che Lei può parlarne, può riuscire a sensibilizzare, poi a far diventare solidarietà fattiva la condivisione della nostra proposta. In appendice La informiamo che nei mesi di novembre, dicembre e gennaio abbiamo avuto qui a Torino una bambina di 12 anni, arrivata dalla Guinea Bissau per un secondo intervento operatorio alla gamba sinistra. Il primo è avvenuto, sempre a Torino nel febbraio del 2008. Jessica è stata in entrambe le occasioni veramente forte e ci ha regalato momenti di amicizia e di affetto veramente indimenticabili. Era ospite presso alcune nostre famiglie nei tempi di riabilitazione. Da poco è ritornata nella sua nazione e dovrà ancora attendere altri 4 anni prima di avere una protesi definitiva al femore, che si era rovinosamente spezzato in una caduta da un albero,da un´altezza di oltre 8 metri, nell´aprile 2007. I nostri dati: indirizzo, Amici della Guinea Bissau- Corso Palestro 14g-10122- Torino; telefono: 011.2301297 / cell. 328.247.6411.
A Lei e ai suoi alunni i migliori auguri di vita serena e di esperienze quotidiane positive. Carissimi saluti e vivi ringraziamenti. Le rivolgiamo un sentito saluto, accompagnato dall´augurio di un lavoro sereno, favorito dall´interesse dei suoi alunni e di ogni cosa bella da Lei desiderata.
Gent.mo Insegnante di Religione:
siamo gli Amici della Guinea Bissau di Torino; un gruppo di alunni della scuola secondaria di primo grado, coordinati da P. Franco, che si propongono cose concrete, a favore di tanti bambini bisognosi in Guinea Bissau.
Ogni anno scriviamo ad un consistente numero di scuole, due lettere: una a fine settembre, cioè ad inizio anno scolastico e una a febbraio, cioè a metà anno scolastico. Indirizzandola ad una classe ( 2°A), forse è un modo molto vago e la lettera probabilmente finisce in qualche cestino. Ecco perché, per la prima volta, la indirizziamo a Lei, Insegnante di Religione. Spieghiamo nel testo della lettera, corredato da un volantino, i progetti che i missionari ci segnalano come urgenti e realizzabili nel corso dell´anno scolastico.
L´anno scolastico 2009-2010 ci vede occupati nella promozione di due progetti:
– quello del funzionamento della scuola, frequentata da 300 bambini e costruita durante l´anno scolastico 2008/2009, e
– quello della costruzione di un salone multiuso, a fianco della chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, nel borgo più popolato della capitale Bissau.
La prima lettera di settembre ha fatto aderire ai nostri due progetti un centinaio di scuole, in gran parte già collegate con noi dall´anno precedente. Con i loro contributi abbiamo offerto ai missionari a fine gennaio, circa 30.000 €, cioè la somma necessaria per il regolare funzionamento della scuola fino a metà marzo. (Oltre al pagamento degli insegnanti la scuola offre ai 300 bambini un buon pasto giornaliero, sufficiente per coprire il bisogno di nutrizione quotidiano di un bambino africano, che vive in paesi poveri). Prevediamo che il primo progetto verrà realizzato e il costo di questo primo anno di funzionamento della scuola verrà coperto.
Siamo preoccupati per il secondo progetto. Per ora i lavori non sono iniziati, perché non abbiamo potuto inviare nulla ai missionari a fine gennaio. In noi c´è viva speranza e fiducia che, scrivendo a Lei, Insegnante di Religione e non inviando la lettera in modo generico alla scuola o ad una classe, il nostro messaggio di solidarietà venga letto e colto con maggior attenzione e quindi proposto agli alunni di diverse classi e sezioni. Non chiediamo molto, sapendo che parecchie scuole sono già impegnate in iniziative di solidarietà. Chiediamo piccoli contributi, da 20 €, o da 50 € ( come accennato nel volantino); se inviati da centinaia di scuole, costituiscono quel fondo, che permette di dare il via ai lavori, presso la chiesa del Carmine e coprire tutte le spese della scuola. Se sorgerà questo salone multiuso i bambini del borgo del Carmine potranno avere il doposcuola ( sempre organizzato con un pasto, per evitare la denutrizione di tanti bambini); i missionari potranno adibire questo locale ad ambulatorio dalle 8 alle 12; nei giorni di festa sarà oratorio e quindi il luogo di ritrovo per canti, danze, giochi; al sabato sarà dispensario e la Caritas potrà distribuire generi alimentari ai più poveri del borgo. Siamo soliti offrire le prove visive della realizzazione di progetti, per i quali chiediamo la vostra solidarietà, tramite dei brevi video, preparati da noi, con le fotografie che ci inviano i missionari. Abbiamo un DVD che raggruppa già almeno quattro video di quattro progetti, portati a termine dal 2007 ad oggi. Chi ce lo richiede, lo riceve nel più breve tempo possibile.
Per noi è sempre entusiasmante venire a sapere che ci sono classi o sezioni intere che organizzano bancarelle, riffe, partite di calcio, di pallavolo o recite, finalizzate alla raccolta di fondi per i nostri semplici progetti. Anche noi facciamo altrettanto presso le scuole che frequentiamo, grazie alla collaborazione e il coordinamento di un Insegnante. Riceviamo anche delle lettere e delle e-mail con i racconti di tutto ciò che è avvenuto all´interno della classe o della scuola, a favore dei bambini della Guinea Bissau.
Un centinaio di classi adottano uno o due bambini, che la Caritas di Bissau ci ha affidato, versando una quota annuale che va dai 160 ai 200 € (a discrezione dell’offerente) e ricevendo la foto dell´adottato. Altre preferiscono strappare dallo sfruttamento del lavoro minorile alcune ragazzine, che interrompono la frequenza della scuola, per andare a lavorare tutto il giorno nell´immenso mercato della capitale. E´ una tentazione per chi “fa la fame”, ma ricavano pochissimo e la Caritas interviene per recuperarle alla scuola, con il sostegno di 50 €, dati alla famiglia.
Ora quasi tutto dipende da Lei !
Genti.mo Insegnante: Le abbiamo rubato del tempo e forse non siamo nemmeno stati chiari nel descriverLe i nostri intenti. Potessimo parlare a voce e vedere insieme il nostro DVD ci diremmo tante altre cose. C´è il nostro sito: solidarieta-guineabissau.com che può contribuire a spiegare la nostra realtà. Il nostro augurio…; il nostro sogno… è riuscire ad avere risposta dalla maggioranza ( non diciamo dalla totalità) delle scuole alle quali scriviamo. A Lei che ci legge diciamo che il nostro sogno è di ricevere risposta dai suoi alunni.
Sappiamo che Lei può parlarne, può riuscire a sensibilizzare, poi a far diventare solidarietà fattiva la condivisione della nostra proposta. In appendice La informiamo che nei mesi di novembre, dicembre e gennaio abbiamo avuto qui a Torino una bambina di 12 anni, arrivata dalla Guinea Bissau per un secondo intervento operatorio alla gamba sinistra. Il primo è avvenuto, sempre a Torino nel febbraio del 2008. Jessica è stata in entrambe le occasioni veramente forte e ci ha regalato momenti di amicizia e di affetto veramente indimenticabili. Era ospite presso alcune nostre famiglie nei tempi di riabilitazione. Da poco è ritornata nella sua nazione e dovrà ancora attendere altri 4 anni prima di avere una protesi definitiva al femore, che si era rovinosamente spezzato in una caduta da un albero,da un´altezza di oltre 8 metri, nell´aprile 2007. I nostri dati: indirizzo, Amici della Guinea Bissau- Corso Palestro 14g-10122- Torino; telefono: 011.2301297 / cell. 328.247.6411.
A Lei e ai suoi alunni i migliori auguri di vita serena e di esperienze quotidiane positive. Carissimi saluti e vivi ringraziamenti. Le rivolgiamo un sentito saluto, accompagnato dall´augurio di un lavoro sereno, favorito dall´interesse dei suoi alunni e di ogni cosa bella da Lei desiderata.