Circolare per adottandi – 10/10/11

Gent.ma famiglia:
un cordiale saluto e la viva speranza di trovarvi in piena salute!

NOTIZIE SUI BAMBINI ADOTTATI

Dopo 6 mesi dall´ultima circolare informativa ho tante notizie da darvi.
Inizio con un grazie a Matteo, incaricato dall´Engim Internazionale, a rintracciare gli adottati e a fotografarli. Abbiamo le foto che lui ha portato in Italia da inviarvi.
Come ogni due anni, una certa percentuale di bambini non è più nell´elenco della Caritas. Alcuni hanno raggiunto i 12 anni e sono stati sostituiti da bambini più piccoli. Altri, e sono ancora numerosi, dopo che la loro famiglia ha fatto una esperienza nella capitale Bissau, a causa del sempre più elevato costo della vita (affitto e vitto), a causa della scarsità di occasioni di lavoro…., vengono riportati nei loro villaggi di provenienza e non sono più rintracciabili. Un certo numero ha soltanto cambiato quartiere di residenza, parrocchia e gruppo Caritas.

Fa piacere ricevere la foto di un bambino che è familiare, perché da almeno due anni o anche più, è entrato a far parte della vostra famiglia. Però siete disposti ad amare, accettare e aiutare, eventualmente, anche un nuovo bambino che la Caritas ha segnalato come bisognoso di aiuto. Credo, quindi, che, se alcuni di voi vedono la foto di un nuovo volto e leggono un nuovo nome, non per questo cambiano il loro ammirevole atteggiamento di fattiva solidarietà.

Gran parte degli adottati di Bissau, grazie all´interessamento della Caritas, sono inseriti nelle nostre due scuole, denominate di Sant´Antonio e del Sao Josè.
In queste scuole sostenute dagli Amici della Guinea Bissau, gli alunni sono tantissimi e sfiorano il migliaio.
Tra questi molti sono i bambini adottati da voi che sono seguiti con particolare premura e che ricevono materiale di cancelleria, la maglietta (divisa della scuola), la mensa scolastica quotidiana ed eventuali visite ambulatoriali.
L´essere inseriti in queste due scuole garantisce una regolarità scolastica, che in altre scuole è impensabile, a causa di frequenti scioperi degli insegnanti, spesso non pagati.

La scuola è una componente del centro che i missionari seguono. Le altre attività sono la catechesi, i vari gruppi, dai chierichetti agli escuteiros (gli scouts), l´animazione oratoriale, soprattutto al sabato e domenica pomeriggio, le varie e frequenti festività, nelle quali si esibiscono gruppi corali, di danzatori e di recitazione. I bambini adottati vengono coinvolti da questo brulichio di attività extra-scolastiche, insieme con le loro famiglie.
Il centro Sao Josè è completamente finito. Eravamo partiti nel 2008 con questo bozzetto e via via abbiamo realizzato il pozzo e le fontane; poi la scuola e, per ultima, la chiesa consacrata dal Vescovo di Bissau il 3 luglio scorso.

NOTIZIE SULLA SITUAZIONE SOCIO-POLITICA

La situazione politica del paese è tranquilla. Nonostante questo, non si vedono miglioramenti nei servizi di base: manutenzione delle strade, raccolta della spazzatura, distribuzione dell´acqua e della luce, progetto delle fognature cittadine, assistenza ospedaliera. La crisi economica mondiale si ripercuote doppiamente sui paesi poveri, causando un notevole aumento dei prezzi del pane, del riso, dell´olio, dello zucchero, del latte… e allargando il fenomeno della denutrizione.

L´economia continua a basarsi sullo scambio di prodotti della terra, con manufatti (biancheria essenziale, sandali…) che giungono dal Senegal. I posti di lavoro sono limitati all´ambito dell´esercito e della polizia, all´ambito della scuola statale (poco organizzata), dei ministeri e della gestione del porto. C´è iniziativa privata, ma limitata alla produzione del carbone (con il legname ricavato dal continuo disboscamento), all´artigianato del legno e del ferro (per costruire letti e bracieri), alla pesca e all´offerta di forza lavoro, quando, di tanto in tanto, arriva una nave al porto di Bissau. Un´economia veramente povera e stagnante che scoraggia i giovani, soprattutto quelli che studiano.

I bambini sono sempre in gruppo e sanno dove trovarsi per giocare tra loro. Le bambine iniziano prestissimo ad accudire ad un fratellino più piccolo di loro, a dare un contributo di lavoro alla famiglia, procurando l´acqua e trasportandola sul capo per distanze notevoli, andando a cercare la legna, e lavando la biancheria personale.

NUOVO PROGETTO 2011-2013

Vi ho già accennato al nuovo centro che si spera di riuscire a costruire nel quartiere di Jerico.
Siamo in piena periferia di Bissau. Vi abitano tantissime famiglie che non hanno acqua pura, strade decenti,scuola e ambulatorio.
I giuseppini del Murialdo, responsabili della parrocchia del centro di Bissau, hanno a cuore questo quartiere, che fa parte della parrocchia. Le altre zone periferiche dell´estesissima parrocchia hanno una chiesa succursale e ambienti per incontri, scuola, ambulatorio. Vedi la zona della Madonna del Carmine; vedi il centro Sao Josè.

Ecco la planimetria del terreno acquistato nel Bairo Jerico e la collocazione delle varie costruzioni, che intendiamo realizzare

Ecco il bozzetto del nuovo centro Jerico

Come vedete è completo: c´è l´acqua sicura, c´è la scuola, l´ambulatorio, lo spazio per giocare e la chiesa.
Per l´anno 2011-2012 intendiamo sostenere i seguenti lavori:

E´ un programma impegnativo, ma se uniremo tutte le nostre forze, ce la faremo. Con la viva speranza che anche voi diventiate protagonisti nella realizzazione di strutture utilissime per migliaia di famiglie che abitano nel Bairo Jerico, vi ringraziamo per tutto ciò che avete fatto per i bambini della Guinea Bissau e per tutto ciò che farete.

Vi piacciono queste due espressioni in grassetto?
Sono vere e rivolte a voi con tutto il cuore.
Il salvadanaio è il raccoglitore dei vostri piccoli doni di solidarietà per i lavori del centro Jerico. Usatelo con forte motivazione e coinvolgete parenti e amici a contribuire alla vostra raccolta di monetine, che invierete a Natale e a fine anno scolastico. Un saluto cordialissimo e la promessa di qualche mia preghiera, unita a quella dei missionari e dei bambini delle scuole di Sant´Antonio e di San Josè.