Intervista di Don Franco al Sig. Carlo Fedrizzi
“Sig. Carlo è tornato dalla sua sesta esperienza di lavoro a Bissau. Tutto è
iniziato a gennaio
2012, quando ha costruito il salone. Poi quando è tornato?”
Carlo:
l´edificio
della scuola. Cosa occorreva fare?”
Carlo:
l´aspettava e cosa aveva in
mente di fare?”
Carlo:
d´altezza da terra.
Lei come viveva quei
momenti?”
Carlo:
l´attende in una prossima settima volta, in cui
andrà a Bissau, mi sembra giusto,
soprattutto per la nostra curiosità e per l´interesse con cui
noi seguiamo il progetto
Jerico.”
Carlo:
dell´Istituto Arpino di Sommariva Bosco, la ringraziano di cuore e le
augurano
preziose ricompense celesti per i sacrifici che ha affrontato, in questi
ultimi tre anni, per
dedicare tempo, energie e passione al progetto Jerico.”
- Sono ripartito per Bissau a ottobre 2012. Avevo da iniziare le fondamenta della scuola. È stata una bella esperienza di grande collaborazione con muratori e saldatori locali.
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Ho finito la struttura del tetto delle 7
aule per gli alunni, quella
dell´ufficio del direttore didattico, della sala professori e dei servizi igienici. La mia valida squadra di collaboratori ha persino iniziato la copertura del tetto con lamiera ondulata blu.
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Ho trovato il tetto coperto completamente e i pavimenti dei vari
ambienti ben
livellati con base di cemento. Ho iniziato a far piastrellare i locali; ho
fatto
finire il marciapiede tutto attorno
all´edificio; ho terminato il lavoro nei servizi; ho insegnato il modo di controsoffittare; ho fatto tinteggiare le pareti interne ed esterne; ho collocato tutte le finestre e le porte e ho seguito il lavorodell´elettricista. Quando sono partito perl´Italia la scuola era pronta per ricevere i banchi, le lavagne, gli armadi e di conseguenza era possibile a settembre avviarel´attività scolastica.
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Volevo
costruire
l´ambulatorio e porre le fondamenta della chiesa dodecagonale. Con i miei ormai bravissimi collaboratori, abbiamo eretto i 12 pali di ferro, cementati nelle fondamenta e perfettamente equidistanti, delimitanti il perimetrodell´edificio.
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Mi aspettava lo sdoganamento del container, da fare il più presto
possibile,
perché tutto il materiale necessario per il lavoro era racchiuso nel
contenitore (come
lo chiamano a Bissau).
Grazie ai buoni rapporti di Padre Lidio con gli addetti del porto, dopo
due
giorni avevamo il container
nell´ampio cortile della missione. Un giorno di lavoro per estrarre e suddividere le 20 tonnellate di materiale e poi grandi viaggi per trasferire a Jerico, sul cantiere, le travature rivestite di legno, tutto il perlinato, i rotoli di guaina, ma soprattutto la motosega, che ci è stata utilissima.
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Ho dovuto raccomandare più volte di essere prudenti e ho dovuto
anche
discutere con il caposquadra sul modo migliore, più sbrigativo e sicuro di
realizzare la
struttura portante della cupola. Bisognava saldare 24 sbarre alla
corona centrale e ai pali
perimetrali della chiesa.
Lavoravamo sotto un sole cocente e per 8 ore al giorno, compresa
mezza
giornata del sabato. Quel manipolo di giovani muscolosi hanno fatto con le
loro mani il
lavoro che avrebbe dovuto fare la gru. Mi compiacevo ogni
giorno del lavoro che appariva
un´autentica opera ardita e bella da guardare. Quanta gente si fermava incantata ad ammirare.
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Sì, molto. Mi hanno
anche fatto discutere su come procedere. Poi mi sono
imposto, per non perdere tempo e consumare il
meno materiale possibile. In
una settimana abbiamo coperto più di 300 metri quadri, dei 400
totali,
rivestendoli anche di guaina. Poi è venuto a mancarci il perlinato e ho
lasciato
l´ultimo spazio della cupola, un cono di tre metrid´altezza e 30 di circonferenza, coperto da un telone, a riparo dalle piogge, che da luglio in poi scenderanno abbondanti.
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Andrò per finire la copertura della cupola, per
porre tutte le 24 finestre, per
seguire il lavoro di piastrellatura, per curare il lavoro
dell´impianto elettrico, per affiancarmi ai tinteggiatori delle pareti interne ed esterne e per scegliere con Padre Lidio il tipo di entrata, di portad´ingresso, di altare, di banchi. Prevedo di tornare a fine ottobre 2014. Si parla di consacrazione solenne della chiesa di Jerico, alla festa di San Leonardo Murialdo nel 2015 e certamente non mancherò.
Don Franco e gli Amici della Guinea Bissau